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.: CROTONE HOTEL |
Crotone è un comune di 60.517 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia.
La città collocata sul versante Est della Regione Calabria, si affaccia sul Mar Ionio. L'altezza della città è di 8 m sul livello del mare. Il Comune ha una superfice di 179,83 Km2, e conta circa 60.500 abitanti. Crotone è capoluogo di provincia dal 1994, e il suo territorio si estende per 1716 Km2, e conta circa 176.068 abitanti, confina a Nord con la provincia di Cosenza, a Sud con la Provincia di Catanzaro.
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.: STORIA |
La leggenda narra che il nome Crotone derivi da "Kroton", figlio di Eaco, che morì ucciso per errore dal suo amico Eracle (o Ercole). Per rimediare all'errore compiuto e per onorare l'amico che lo aveva ospitato, Ercole lo fece seppellire con solenne cerimonia sulle sponde del torrente Esaro e poi vicino alla tomba fece sorgere la città che prese il suo nome. Un'altra tradizione fa risalire il nome della città all'eroe Crotone, fratello di Alcinoo re dei Feaci.
La fondazione di Crotone risale al 718 a.C., come citato da Eusebio nel suo "Cronicon" sebbene altre fonti la rimandino al 710 a.C., o più attendibilmente al tempo del Re Polidoro, nel 743 a.C. La città venne fondata dagli Achei che furono colpiti dai folti boschi, dal clima mite e dal prosperoso mare, e insediandosi, vi crearono una vera e propria Polis greca.
Secondo la leggenda, l'oracolo di Apollo a Delfi ordinò a Myskellos di Rhype di fondare una nuova città nel territorio compreso fra Capo Lacinio e Punta Alice. Dopo aver attraversato il mare ed esplorato quelle terre, Myskellos pensò che sarebbe stato meglio fermarsi a Sybaris, già florida e accogliente anziché affrontare i pericoli e le difficoltà nella fondazione di una nuova città. Il dio adirato gli ordinò di rispettare il responso dell'oracolo, ordinandogli di fermarsi fra il promontorio Lacinio e la sacra Krimisa.
Secondo Ovidio, invece, fu Eracle ad ordinare a Myskellos di recarsi sulle rive del fiume Esaro. Ma Myskellos non fu mai insignito del titolo di fondatore della città, i cui abitanti venerarono sempre Kroton ed Eracle.
La fama di Kroton raggiunse il suo apice nel V secolo a.C., diventando una delle più potenti Polis greche della Magna Grecia. La città era famosa per il suo clima salubre, per la bellezza delle sue donne, per le fertili campagne e per la forza fisica dei suoi uomini, tra cui ricordiamo il pluri-olimpionico Milone, tanto che superò ogni altra polis greca nel numero di vincitori nei Giochi Olimpici: un proverbio diceva "ultimo dei Crotoniati primo dei Greci".
Kroton fu celebre anche per i suoi medici, tra cui ricordiamo Democede ed Alcmeone, il quale introdusse la sperimentazione, trasformando la medicina, che fino ad allora era contaminata da magia e superstizione, in una scienza.
Nel 1928 la città cambia nome da Cotrone a Crotone. In epoca più recente, Crotone è il centro del marchesato dei Ruffo. Alla morte dell'ultimo marchese di Crotone don Niccolo' (1359-1434) 6° Conte di Catanzaro e primo marchese di Crotone, figlio di Antonello, gli succede la figlia Giovannella assassinata nella sua dimora in un anno dopo. Indi ad essa succede la sorella Enrichetta che sposa in seconde nozze il nobile spagnolo don Antonio Centelles, Conte di Collesano e Principe di Santa Severina, senza eredi.Il suo porto che strategicamente colma le distanze dei più vicini porti di Taranto e Messina, favorisce ogni attività di scambio e si propone come traino per l'economia agricola e la proliferazione di attività industriali.
L'insediamento industriale ha visto la città protagonista nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali, favorite anche dalla vicinanza con la centrale idroelettrica. La popolazione crotonese raddoppia durante gli anni trenta, fino a superare i 50.000 abitanti odierni. Purtroppo le industrie principali, Pertusola Sud e Montedison, collassano presto. Alla fine degli anni 80 infatti, la città è stroncata da una grave crisi economica. Migliaia di crotonesi perdono il posto di lavoro, e questo accentuerà l'inevitabile emigrazione di massa verso lidi più prosperi. Un'altra battuta di arresto per la città è data dall'alluvione del 1996, che distrugge gran parte delle abitazioni a ridosso del fiume e stronca sei vite umane, così come il morale della città.
Per la città è finalmente la svolta, inizia la risalita. Il nuovo piano regolatore, e la partecipazione al concorso di riqualificazione urbanistica, Urban II, ridanno smalto alla città e costituiscono motivo di orgoglio che contribuirà alla ripresa economica. La città riesce a ribaltare il clima di sconforto e risale la classifica sulla qualità della vita, che l'aveva vista arenarsi nelle ultime posizioni.
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